OGGI IL MONDO PIANGE NOTRE DAME

Io non sono mai stata a Parigi, non ho ricordi legati a questa città, i miei occhi non hanno mai ammirato la meraviglia e la maestosità di quella cattedrale, ma anche io, ieri, guardando le immagini di Notre Dame che bruciava, ho provato una profonda tristezza.

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Oggi il mondo piange Notre Dame, e non c’entra niente la nazionalità o la politica.

Oggi il mondo piange Notre Dame perché Notre Dame era storia. E che cosa sono gli esseri umani senza la loro storia? Forse oggi possiamo comprendere ancor di più la bellezza e l’importanza dei monumenti. I monumenti ci raccontano la fatica di braccia che li hanno costruiti, di menti che li hanno progettati. I monumenti ci raccontano le storie delle città, e le città sono fatte di uomini, e gli uomini siamo tutti noi. I monumenti ci raccontano da dove veniamo, ed è solo sapendo da dove veniamo che possiamo scegliere dove andare.

Oggi il mondo piange Notre Dame perché Notre Dame era arte. E che cosa sono gli esseri umani senza l’arte? Arte intesa come vita, come la massima libera espressione di sé stessi. Pensiamo ad un mondo senza musica, senza poesia, senza parole, senza sculture, senza chiese, senza dipinti. Non sarebbe umano, e dove non c’è l’umano c’è la razzia, la guerra, il male. E il mondo ce lo mostra bene, ogni giorno.

Oggi il mondo piange Notre Dame perchè Notre Dame era sogno. Era una Parigi romantica, era l’amore.

Oggi il mondo piange Notre Dame perché Notre Dame era cultura. Era un romanzo, era musica, era una storia tormentata, una gitana a piedi scalzi e libera, un innamorato malinconico e triste.

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Oggi il mondo piange Notre Dame perché fa paura l’impotenza, fa paura la fiamma, fa paura la piccolezza dell’uomo, che a volte si sente invincibile, e poi si ritrova inerme, ma spesso è solo dalla paura che si trova il coraggio, è solo dalle ceneri che si risorge fenici.

Oggi il mondo piange Notre Dame e perde una parte di storia, di arte, di vita.

Quello che credo sia importante non perdere però, è il desiderio di crederci ancora, di credere nella bellezza delle cose. Che la bellezza delle cose è fatta dalle persone, e le persone siamo noi, che custodiamo bene negli occhi la meraviglia. E la meraviglia, come la bellezza, se resta dentro, si diffonde come luce, e ne porta altra…e non brucia mai.

E allora non smettiamo mai di coltivare la bellezza e di guardare il mondo con meraviglia, perché è solo così che, contro ogni fuoco, ogni ingiustizia,  ogni dolore, Notre Dame, e tutto ciò che significa, ci sarà sempre.

-FIORE

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Pubblicato da Fiore

Fiore ha 27 anni, una laurea in “Editoria e scrittura” e tanti sogni. Ama la musica da sempre, ci si rifugia, la ascolta, la canta, ne scrive. Come scrive di tutto quello che ama. Onnivora di emozioni, le ha sempre lette nei volti delle persone a cui ha servito il cappuccino la mattina da dietro il bancone di un bar per anni...e crede che questa sia stata una delle sue più grandi fortune. E' una giornalista e si occupa del settore comunicazione di un'associazione romana. Ama Dawson's Creek, Ron Weasley,i ciambelloni, i compleanni e la birra chiara. Gira per Roma alternandosi fra la metropolitana ed un motorino, compagno di centinaia di chilometri e di storia, e ogni strada che prende ne sbaglia tre, ma non perde mai la speranza di trovare la strada giusta. E' fermamente convinta che le parole, come l'amore, muovano il mondo.

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